Il GDPR entrerà in vigore il 25 Maggio 2018 e avrà un notevole impatto su come le aziende possono utilizzare i dati personali e sensibili degli individui. Ecco perché abbiamo pensato che ti avrebbe fatto comodo una guida.
Avrai sicuramente ricevuto molte newsletter e letto di tutto e di più sul GDPR ma il 90% di quello che ho avuto modo di leggere è scritto nel solito linguaggio burocratico che lo rende praticamente incomprensibile.
Il testo che segue non è fatto per le grandi aziende che sicuramente hanno uno studio che le segue e lavora per loro sul GDPR; è invece pensato e realizzato per le micro, piccole e medie imprese che non sanno a chi rivolgersi ma vogliono che qualcuno parli loro in modo chiaro e semplice senza tanti termini complessi che non servono poi a molto .
Ecco lo scopo di questo GDPR spiegato nella maniera più semplice possibile.
Significa General Data Protection Regulation ed è una normativa a livello Europeo, non italiano. Quindi in vigore in tutta Europa. L’Italia non ha fatto altro che recepire la direttiva Europea. È anche noto come Regolamento (UE) 2016/679 del 27 aprile 2016.
Rimarrà in vigore fino al 25 Maggio 2018. Il GDPR abrogherà le norme del Codice per la protezione dei dati personali (D.lgs. n.196/2003) che risulteranno con esso incompatibili.
In pratica tutte le informazioni relative a un individuo e connesse alla sua vita sia professionale che privata. Si va dai nomi alle fotografie, dall’indirizzo email ai dettagli bancari fino all’indirizzo IP.
C’è ancora molta confusione su questo aspetto.
In pratica il GDPR considera dati personali tutti i dati che possono servire ad identificare un individuo.
Secondo la Commissione Europea “i dati personali sono qualunque informazione relativa a un individuo, collegata alla sua vita sia privata, sia professionale o pubblica.
Può riguardare qualunque cosa: nomi, foto, indirizzi email, dettagli bancari, interventi su siti web di social network, informazioni mediche o indirizzi IP di computer.”
Esempi di dati personali includono:
Esiste una categoria speciale di dati personali: i dati personali sensibili.
Di questi fanno parte informazioni mediche, dati sull’origine razziale o etnica di una persona, opinioni politiche, credo religiosi, informazioni sessuali, l’appartenenza sindacale, dati biometrici (per esempio impronte digitali o scansioni della retina o del viso), dati genetici. I dati finanziari non sono invece considerati dati sensibili.
Se un’azienda elabora dati sensibili, è necessario adottare ulteriori misure di sicurezza e tecniche di sicurezza.
Alcuni dati aziendali potrebbero anche essere dati personali, [email protected] è un dato personale in quanto l’indirizzo email può essere ricollegato a una persona fisica e identificabile.
Indirizzi email come [email protected] non sono invece considerati dati personali.
Riguarda tutti, nessuno escluso, salvo poche eccezioni.
Come detto sopra si applica anche ad aziende extra-UE che forniscano beni o servizi a residenti nell’Unione Europea.
Sostanzialmente le aziende e le organizzazioni dovranno utilizzare un linguaggio semplice quando chiedono il consenso alla raccolta di dati personali.
Dovranno essere chiare le finalità per cui questi dati vengono chiesti e, soprattutto, d’ora in poi silenzio o inazione non saranno più un consenso implicito.
Inoltre tu come proprietario dei tuoi dati potrai chiederne, per esempio, la cancellazione, ma questo lo vediamo dopo.
Hai presente quando qualcuno ti fa compilare un modulo per chiedere i tuoi dati online?
Già prima del 25 maggio c’erano degli obblighi che moltissimi non li prendevano in considerazione.
Adesso il non prenderli in considerazione diventa molto pesante in termini di multe.
Essere informato sul perché i suoi dati vengono raccolti e come vengono utilizzati.
Avere libero accesso ai dati che ha fornito e poterli trasferire liberamente da un fornitore a un altro (portabilità dei dati).
Poter chiedere la modifica, la cancellazione e la rimozione dei propri dati e inoltre tutte queste operazioni devono essere facilmente eseguibili.
Essere informato immediatamente in caso di perdita o furto dei dati.
Devono poter provare che la persona abbia fornito un consenso esplicito per il trattamento dei suoi dati.
I dati devono essere trattati in modo trasparente e appropriato.
Devono proteggere questi dati dalla distruzione, dalla perdita o dalla loro modifica oltre a proteggerli da accessi non autorizzati.
Devono avere una documentazione della valutazione del rischio e delle misure messe in atto per proteggere i dati della persona.
Devono notificare entro 72 ore ogni caso di perdita o furto o distruzione dei dati.
Acronimo che significa Data Protection Officer (DPO), cioè colui che è responsabile della protezione dei dati.
Questa figura, non è obbligatoria, almeno che non ci siferisca a realtà e casistiche quali:
- Enti pubblici.
- Dati personali su larga scala (Piattaforme vanno oltre il livello interno aziendale).
- Categorie particolari di dati su larga scala o dati relativi a condanne penali o giuridiche.
Anche se ognuna di queste norme è soggetta a interpretazione, quasi sicuramente se hai un’azienda piccola o media o anche grande ma non tratti in modo sistematico dati personali su larga scala non dovresti avere alcun problema.
A meno che tu non rientri in categorie che di lavoro analizzano e monitorizzano i dati personali come aziende che fanno marketing, pubblicità comportamentale, gestione di campagne di fidelizzazione o dove comunque si analizzi il comportamento delle persone per finalità pubblicitarie o di marketing.
È il diritto della persona di vedere cancellati totalmente i suoi dati che deve essere eseguito prontamente dietro richiesta.
Possono arrivare fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato.
Non esiste alcuna checklist delle cose da fare poichè ogni azienda è diversa e ha esigenze uniche, quindi ti consigliamo di contattarci per capire insieme con un nostro esperto, le soluzioni più idonee alla vostra realtà dal punto di vista informatico per essere adeguato a questa normativa.
Le prime cose da verificare nella tua azienda o studio sono:
Avere un firewall per la sicurezza della rete e dei computer.
Avere un antivirus serio per la protezione dei PC
Avere un sistema di backup che protegga i dati
Verificare di non usare sistemi operativi obsoleti
Verificare di non usare sistemi operativi server non più supportati
HalloCorp, fornisce consulenze professionali per verificare lo stato attuale all'interno della tua azienda o attività.
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